Pillole di analisi fondamentale
Negli articoli che seguono abbiamo riassunto alcuni punti salienti dei nostri corsi di analisi fondamentale, leggendoli di seguito avrete una prima infarinatura della materia e potrete decidere liberamente se approfondirla acquistando uno dei nostri corsi.
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- La valutazione delle attività finanziarie, concetti base I metodi di valutazione di azioni e obbligazioni sono sostanzialmente simili: in entrambe i casi si tratta di scontare i flussi di cassa attesi ad un tasso adeguato; tuttavia nel primo caso la stima dei parametri è condizionata da un maggior livello di incertezza, necessita di una stima specifica del rischio di impresa e l'introduzione di ipotesi semplificatrici sul "valore finale" dell'investimento
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- Metodi di valutazione in assenza di crescita Il modello sintetico in assenza di crescita considera le aziende come una sorta di titoli irredimibili con risultati che si ripetono nel tempo ed in grado di distribuire tutto l'utile sotto forma di dividendi. Il calcolo del valore è possibile applicando quattro distinte metodologie
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- Metodi di valutazione in presenza di crescita Includendo la crescita nel modello di valutazione, ossia la possibilità di investire in eccesso rispetto agli ammortamenti e accrescere lo stock di capitale, le formule di valutazione secondo i differenti metodi esaminati, si modificano ma, con gli opportuni accorgimenti, continuano a dare gli risultati tra loro identici
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- Valore, patrimonio netto e crescita Non sempre maggiore crescita significa anche maggior valore, l'effetto che hanno i nuovi investimenti dipende essenzialmente dalla capacità dell'impresa di avere una redditività superiore al costo del capitale
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- Metodi di valutazione analitici: concetti base Come descritto negli articoli precedenti, i metodi di valutazione sintetici si basano sul presupposto dell'invarianza dei principali parametri che determinano la redditività (margini sulle vendite, rotazione del capitale investito, aliquota ammortamento ecc.) permettendo una semplificazione dei calcoli del valore di impresa. La realtà dimostra però che raramente è possibile avere una sostanziale stabilità di questi parametri, soprattutto nel caso di aziende che operano in settori ciclici e/o a rapido tasso di sviluppo.
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- Modelli analitici: l'elaborazione dei bilanci prospettici I modelli analitici si basano sulla determinazione puntuale dei flussi di cassa nei singoli anni di previsione; per fare questo è necessario costruire dei bilanci prospettici attraverso la stima dei parametri che determinano la redditività
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- Tecniche di previsione dei risultati futuri Nella previsione degli indicatori futuri non ci sono formule sicure su cui basarsi; è quindi corretto dire che non esistono veri e propri modelli da seguire per la previsione ma piuttosto tecniche più o meno affidabili che devono comunque essere adattate caso per caso. La previsione è quindi più un'arte che una scienza; sta a chi è chiamato ad applicarla trovare schemi e strumenti il più possibile strutturati e aderenti alla realtà.
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- La stima dei tassi di crescita Il primo parametro che solitamente si stima nel processo di valutazione è la crescita dimensionale dell'azienda oggetto di analisi, rappresentata principalmente dalla crescita del volume d'affari (ricavi o fatturato).
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- La stima dei margini sulle vendite Una volta effettuata una proiezione sulla crescita, e quindi sui ricavi futuri dell'impresa oggetto di analisi, è possibile stimare il margine operativo lordo (MOL) che può essere calcolato come differenza tra fatturato e costi operativi
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- La stima della redditività del capitale investito Per una corretta stima della redditività operativa è necessario comprendere i fattori che contribuiscono a determinarla; il ROI, definito come il rapporto tra risultato operativo e capitale investito, può infatti essere scomposto nelle sue componenti elementari.
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- La stima delle variabili finanziarie e fiscali Oneri finanziari e imposte sono componenti extra caratteristiche di reddito ossia variabili che non riguardano la gestione caratteristica dell'impresa: i loro effetti si dispiegano infatti "al di sotto" del risultato operativo.