Il controllo dei costi e i minori accantonamenti su crediti consentono a UniCredit di chiudere il primo trimestre dell'anno con un balzo dell'utile di oltre il 55% sull'analogo periodo del 2010 e del 152,5% sul trimestre precedente. Nel dettaglio il margine di interesse è stabile a 3884 milioni di Euro mentre il margine di intermediazione cresce del 2,7% grazie soprattutto alla buona performance dei proventi finanziari; i costi operativi sostanzialmente stabili permettono al risultato di gestione di crescere del 5,7% a 3070 milioni di Euro ma il contributo maggiore alla crescita del risultato netto arriva, come detto, dalla flessione (-16%) delle rettifiche su crediti, l'utile di pertinenza del gruppo raggiunge così quota 810 milioni dai 520 di un anno fa.
Sulla base di queste informazioni abbiamo modificato la nostra valutazione portando il tasso di crescita delle attività di Unicredit dal 2% al -2%, alzando il tasso di crescita dei ricavi da commissioni e trading al 7% e confermando il cost income ratio della precedente analisi. Nel dettaglio per il 2011 stimiamo ricavi a 27,5 miliardi di euro, un risultato di gestione di 9,6 miliardi ed un utile netto pari a 3246 milioni, valore che nel 2012 dovrebbe salire a 4703 milioni.