Telecom Italia chiude in rosso il bilancio 2018 dopo aver effettuato svalutazioni per 2,6 miliardi sull'avviamento mentre restano deboli le performance a livello di ricavi ed Ebitda. Nel dettaglio i ricavi ammontano a 19,1 miliardi di euro, -3,6% dai 19,8 miliardi del 2017 (+0,1% in termini organici), l'Ebitda si attesta a 7,71 miliardi (-1% sull'anno precedente ma +2,6% al netto di 408 milioni di oneri non ricorrenti) mentre l'Ebit passa da 3291 a 561 milioni (-77,9%, 3725 milioni al netto degli oneri non ricorrenti); il risultato netto di competenza è negativo per 1411 milioni dai +1121 milioni dell'anno precedente (+1,4 miliardi al netto degli oneri non ricorrenti). Sostanzialmente stabile infine l'indebitamento finanziario netto rettificato a 25,27 miliardi dai 25,31 miliardi di fine 2017.
La società ha anche approvato il Piano Strategico 2019-21 centrato: sulla riduzione del debito, la stabilizzazione dei ricavi, una struttura dei costi più snella ed un miglioramento del ROIC (Return on invested capital); si prevede una riduzione "low single-digit" dei ricavi e dell'Ebitda nel 2019 ed una pari crescita nel 2020 e 2021, il debito dovrebbe scendere a 22 miliardi a fine piano.
Sulla base di queste informazioni abbiamo modificato la nostra previsione su Telecom Italia confermando il tasso di crescita dei ricavi atteso per i prossimi esercizi (rispettivamente a -1%, zero e +0,5%) e riducendo di mezzo punto l'Ebitda margin su tutto il periodo di previsione; per l'esercizio in corso stimiamo ricavi a quota 19,1 miliardi un Mol di 7,73 miliardi ed un risultato operativo di 3,6 miliardi; l'utile, comprensivo della quota di terzi, dovrebbe raggiungere quota 1,41 miliardi (1,44 miliardi nel 2020).