Telecom Italia chiude i primi nove mesi del 2020 con una diminuzione a due cifre dei ricavi e dei margini operativi ma mette a segno un miglioramento dell'utile grazie ai proventi da partecipazioni ed ai minori oneri fiscali. Nel dettaglio i ricavi ammontano a 11657 milioni di euro (-13,2% rispetto allo stesso periodo del 2019 e -7,9% in termini organici), il margine operativo lordo (Ebitda) diminuisce del 21,2% a 5118 milioni (-7,3% a 5299 milioni l'Ebitda organico) mentre il risultato operativo (Ebit) si attesta a 1627 milioni dai 2712 milioni di Euro dei primi 9 mesi 2019; il risultato netto è di 1178 milioni di Euro, in crescita del 38,3% dagli 852 milioni dello stesso periodo del 2019, grazie a 448 milioni di plusvalenze da partecipazioni (cessione di una quota di Inwit) e da un beneficio fiscale di 66 milioni (applicazione del patent box). Nel terzo trimestre si attenua la flessione dei ricavi (-12% a 3898 milioni) e dell'Ebitda (-18,4%) mentre l'utile passa da 301 a 500 milioni grazie ai benefici fiscali. Dal punto di vista patrimoniale l'indebitamento finanziario netto rettificato si posiziona a 25469 milioni, in calo di 2199 milioni rispetto al dato di fine 2019.
A seguito di quanto comunicato abbiamo modificato la nostra previsione su Telecom Italia riducendo di un punto il tasso di crescita dei ricavi per il 2020 e di due punti nel 2021 e ridotto l'incidenza delle imposte (invariata nel lungo periodo). Per il 2020 stimiamo ricavi a 16732 milioni di euro, un margine operativo lordo di 7027 milioni, un utile operativo di 2325 milioni ed un risultato netto (del gruppo e dei terzi) di 1483 milioni.