Il difficile contesto operativo, causato dai bassi prezzi delle materie prime energetiche, impatta sui risultati di Eni che restano negativi sia nel terzo trimestre che nei primi nove mesi dell'anno. Nel dettaglio i ricavi diminuiscono del 30,4% a 39,8 miliardi di Euro mentre l'utile operativo passa da 3,6 a 0,5 miliardi (1,03 nella versione adjusted); il risultato netto di competenza passa invece da -55 a -1804 milioni (-799 milioni l'utile adjusted). Risultati negativi anche nel terzo trimestre con i ricavi a 13,12 miliardi (-18,1%), l'utile operativo adjusted passato da 766 a 258 milioni e l'utile netto a -562 milioni (-484 milioni nella versione adjusted). L'indebitamento finanziario netto è risultato in calo a 16,01 miliardi di Euro dai 16,87 miliardi di fine 2015. Nei primi nove mesi dell'anno la produzione di idrocarburi della società è stata di 1,726 milioni di barili equivalenti al giorno (+0,5% sull'anno precedente) in presenza di prezzi medi del greggio in euro in calo del 24,7%.
Sulla base di quanto comunicato abbiamo alzato il tasso di crescita atteso dei ricavi atteso nel 2016 al -15% (ma abbassandola al 25% nel 2017) e confermato la stima dell'EBITDA margin al 19% (25% nel lungo periodo). Per l'anno in corso prevediamo ricavi a 58,6 miliardi di Euro, un Mol di 11,1 miliardi ed un risultato operativo a 2 miliardi; l'utile dovrebbe raggiungere quota 0,27 miliardi (valore che dovrebbe salire a 2,34 miliardi nel 2017).