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Analisi Settore: Utilities

Con l'acuirsi delle tensioni commerciali tra Usa e Ue, diventa sempre più importante proteggere il proprio portafoglio con titoli poco esposti verso il Nord America e, possibilmente, in grado di generare cash flow stabili nel tempo. A questa esigenza sembrano ben rispondere le utilities ex-municipalizzate quotate sul mercato italiano, che uniscono al contesto di sostanziale stabilità del business una esposizione prevalentemente domestica dei propri fatturati.

Le principali società quotate sul listino italiano (A2A, Acea, Hera ed Iren) hanno tutte messo a segno performance a due cifre negli ultimi 2 anni, superando, in tre casi su quattro (Acea, Hera ed Iren), il +38,9% dell'indice FtseMib; solo A2A, con un pur ragguardevole +29,9%, ha avuto un progresso inferiore (si veda in proposito il grafico 1).

 

 

Grafico 1: andamento comparato utilities quotate ed indice Ftse Mib (realizzato con funzione Storico e Backtesting di Step 3+)

 

Quanto alla stabilità del business, essa è ben rappresentata dall'andamento dell'Ebitda nell'ultimo quinquennio: le società hanno attraversato un periodo di varie turbolenze nel settore dell'energia: prima con i prezzi delle materie prime in forte calo, durante il periodo della pandemia, poi con gli stessi prezzi ed in particolare quello del gas in impennata, a seguito della guerra tra Russia e Ucraina, ma di tutto ciò sembra non esserci traccia in questa voce di bilancio che, nella maggioranza dei casi, è cresciuta costantemente durante il periodo grazie alla capacità di queste società di trasferire sul cliente finale le escursioni del prezzo delle materie prime energetiche.

 

Società

2019

2020

2021

2022

2023

2024

Var. 19-24

Var. 22-24

A2A

1234

1204

1428

1505

1971

2328

88,65%

54,68%

Acea

1000,831

1124,814

1235,028

1277,124

1376,48

1541,156

53,99%

20,67%

Hera

1085,1

1123

1223,8

1200,9

1587,7

1587,6

46,31%

32,20%

Iren

917,261

927,351

1015,838

1054,671

1196,896

1274,119

38,90%

20,81%

 

Tabella 1: andamento Ebitda (in mln. di Euro) e variazioni percentuale nel periodo 2019-24 (realizzato con funzione Analisi temporali di Step 3+)

 

Venendo ad un raffronto sulla base dei principali multipli di mercato (tabella 2) è A2A a mostrare il multiplo Prezzo/Utili prospettico più basso mentre Acea si posiziona all'estremo opposto; Iren si distingue per il Price/Book Value più contenuto (con Acea ancora una volta come società più cara del gruppo) ed il dividend yield più elevato (Hera fanalino di code).

 

Società

P/U 2026

P/Book Value

Yield %

A2A

9,91

1,25

4,59

Acea

12,03

1,66

4,87

Hera

11,85

1,58

3,84

Iren

10,14

1,15

5,06

 

Tabella 2: multipli di mercato (realizzato con funzione Analisi comparative di Step 3+)

 

Dal punto di vista delle raccomandazioni degli analisti (tabella 3) è possibile notare come tutte le società abbiano target medi superiori ai prezzi di mercato anche se in generale i margini di apprezzamento non sono particolarmente elevati (solo A2A ed Iren superano il 10%). Nessuna delle società considerate ha indicazioni negative (Underperform o Sell) ma solo Acea ed Iren presentano giudizio positivi (Buy o Outperform).

 

Società

Buy

Outperform

Hold

Underperform

Sell

Target Medio

Prezzo

Diff. %

A2A

0

0

1

0

0

2,50

2,18

14,68%

Acea

1

0

1

0

0

20,95

19,49

7,49%

Hera

0

0

1

0

0

4,00

3,91

2,30%

Iren

2

1

0

0

0

2,82

2,54

10,89%

 

Tabella 3: indicazioni e target analisti (realizzato con funzione Raccomandazioni analisti di Step 3+)

 

Conclusioni: come detto, scegliendo società del settore utilities si privilegiano la stabilità ed il rendimento da dividendi ad eventuali sviluppi positivi che potrebbero arrivare da un miglioramento della congiuntura internazionale riflettendosi in un apprezzamento delle azioni; è quindi normale vedere margini di apprezzamento contenuti. Tenendo conto dei vari fattori, Iren sembrerebbe essere la società con qualche punto in più rispetto ai comparables, sia per il buon mix di multipli che per le valutazioni degli analisti ma anche una strategia di diversificazione nei 4 titoli potrebbe avere una sua logica.